Fidanzati dell’inverno (L’Attraversaspecchi)

fidanzati dell'inverno-recensione-l'attraversaspecchi

#Titolo: Fidanzati dell’inverno
#Autore: Christelle Dabos
#Saga: L’Attraversaspecchi
#Casa Editrice: EDIZIONI E/O
#Prezzo: 12,99€

“Fidanzati dell’inverno – L’Attraversaspecchi” è il primo volume della saga fantastica (L’Attraversaspecchi) di Christelle Dabos che mescola lo stile Fantasy allo Steampunk e alla Belle Époque. La trilogia, composta da Fidanzati dell’inverno, Scomparsi di Chiardiluna e La Memoria di Babele è stata descritta dalla stampa francese come un progetto transgenerazionale: pensato per i giovani, ma capace di appassionare anche gli adulti.

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Una saga per chi ha amato la fantasia e le atmosfere di Philiph Pullman; la storia d’amore tra un uomo misterioso e tormentato e una ragazza apparentemente impacciata, ma piena di risorse di Twilight; le incredibili avventure e il tentativo di due giovani di rovesciare un sistema di potere di Hunger Games e la ricchezza di dettagli del magico mondo di Harry Potter.

Questo è ciò che ci promette la trilogia sin dalla copertina del primo libro… Tanta carne al fuoco, non vi pare? Penso non vi stupiate, quindi, se ammetto di aver cominciato questa lettura con grandi aspettative.

La storia è ambientata in un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che un tempo fu la Terra. In una di queste arche, Anima, vive Ofelia, una ragazza timida, goffa e un po’ miope, ma con due doni assolutamente speciali: la capacità di attraversare gli specchi e di leggere il passato degli oggetti.

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Ofelia era un’eccellente lettrice, una delle migliori della sua generazione. Era in grado di decifrare il vissuto dei macchinari strato dopo strato, secolo dopo secolo, risalendo alle mani che nel tempo li avevano maneggiati, utilizzati, amati, danneggiati e aggiustati. Il suo talento le aveva permesso di arricchire la descrizione di ogni pezzo con un senso del dettaglio fino ad allora ineguagliato. Laddove i suoi predecessori si limitavano a mettere a nudo il passato di un ex proprietario, al massimo due, Ofelia era in grado di risalire a quando l’oggetto era uscito dalle mani di chi lo aveva fabbricato.

La ragazza lavora come curatrice in un museo finché le Decane della sua città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, un ragazzo mastodontico e rude appartenente alla potente famiglia dei Draghi. Questo per Ofelia significa trasferirsi su un’altra arca, Polo, un luogo freddo e inospitale, abitato da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Sin dal suo arrivo nella nuova casa si ritrova a dover sopportare le follie della corte reale, un luogo meschino e tremendamente pericoloso.

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Niente di questa unione sembra avere il men che minimo senso. Perché è stata scelta proprio lei? Perché tanti segreti? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo.

Come potete evincere da ciò che ho appena scritto, la trama, oltre a essere piuttosto semplice, è anche molto breve. Il primo volume, infatti, scritto al passato e in terza persona da un narratore esterno alla vicenda, che prende però costantemente il punto di vista della protagonista, descrivendoci le sue emozioni e i suoi pensieri, ci introduce solo l’arrivo di Ofelia nel nuovo Mondo, raccontandoci alcune delle sue buffe e mirabolanti avventure.

Ma se la trama è così breve, come si spiegano le 505 pagine del romanzo? Semplice: le descrizioni! Ogni soggetto o ambiente presente nella storia è descritto nel particolare, non solo perché le arche possiedono una struttura fisica estremamente contorta, ma anche perché gli elementi fantasy, per essere effettivamente vissuti dal lettore, devono essere resi così bene da sembrare quasi “naturali”.

Fidanzati dell’inverno è ambientato in una realtà estremamente articolata. Si comincia con una complicatissima rete di rapporti parentali e di legami politici che l’autrice ci introduce, passo dopo passo, per tutto il primo capitolo della saga. In sostanza, il lettore si ritrova spaesato a Polo tanto quanto lo è Ofelia. Nonostante la descrizione minuziosa dei characters, molti di questi ci risulteranno ancora sconosciuti anche alla fine del primo libro. Thorn, per esempio, glaciale come il mondo in cui vive, è un personaggio che non smetterà di stupirci lungo tutto il romanzo. Appena sembrerà di averlo inquadrato, ecco che una nuova rivelazione ci farà storcere il naso oppure sorridere.

Come lui, anche tutti gli altri che lo circondano risultano piuttosto enigmatici e così, proprio come Ofelia, siamo costretti a scavare a fondo e a indagare sui personaggi, imparando in fretta a riconoscere i buoni dai cattivi e ricordandoci i nomi e i poteri di ciascuna famiglia.

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Tutto è reso più difficile dal fatto che, su questa arca, niente e nessuno è come sembra. La protagonista capisce presto – e noi con lei – che può fidarsi solo di sua zia, venuta con lei da Anima, e che può fare affidamento solo sulle sue forze perché tutto a Polo vive in una perenne illusione (“una passata di vernice sopra lo sporco”), in cui anche lo spazio viene modellato a piacimento di nobili pronti a tutto per ottenere ciò che vogliono.

Le stanze e i paesaggi vengono descritti accuratamente tanto quanto i personaggi e sono proprio questi a tenere vivo l’interesse per la storia. Se la trama procede a rilento e i personaggi risultano tutti abbastanza odiosi (ci identifichiamo in Ofelia perché è la protagonista, ma, se non fosse per questo, risulterebbe una ragazza piuttosto sciapa), le ambientazioni sono eccezionali: curate, dettagliate e capaci di trasmettere emozioni. Ogni più piccolo dettaglio di questo magico mondo viene reso così bene da apparire vividamente sotto ai nostri occhi.

Insomma, con un perfetto mix di intrighi, complotti, famiglie in lotta, potere e gelosie, Fidanzati dell’inverno è un romanzo che vi catapulterà in un mondo di magia che vi farà innamorare di questa nuova e appassionante saga.

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REVIEW OVERVIEW
Voto:
Sono Laura Montagnani, classe 1997, e sono laureata in Marketing e Comunicazione alla Bocconi di Milano. Appassionata di cinema, divoratrice di libri, cittadina del mondo ... alla ricerca del mio posto nel mondo.