CRUEL SUMMER – un mare di bugie

cruel-summer-recensione

cruel-summer-recensione

Cruel Summer è una serie young adult/teen mistery drama composta di dieci episodi e uscita su Amazon Prime Video il 6 agosto 2021. Creata da Bert V. Royal e scritta dalla showrunner Tia Napolitano, la storia porta sul piccolo schermo un mondo di bugie dove tutti sembrano dire la verità.

Siamo negli anni ’90, in una cittadina di provincia del Texas. Kate Wallis (Olivia Holt), la ragazza della porta accanto e la figlia perfetta, biondissima, bellissima, popolare, educata, gentile e fidanzata con il più bello della scuola, scompare improvvisamente. Dopo settimane di ricerca frenetica, i suoi concittadini si rassegnano all’idea che se ne sia andata per sempre… fino all’anno successivo, quando viene improvvisamente ritrovata nella casa del suo rapitore.

Sconvolta e sotto shock, la ragazza ha qualcosa da dire: Janette Turner (Chiara Aurelia) sapeva dove fosse, ma aveva mantenuto il segreto, lasciandola così a marcire nel gelo di una cantina, solo per potersi impossessare della sua vita e vivere nella popolarità, circondata dalle persone che un tempo la consideravano una sfigata.

Dopo queste accuse in diretta nazionale, la vita di tutti è pronta a cambiare per sempre. Janette, che nel frattempo era passata dall’essere il brutto anatroccolo della scuola al possedere tutto ciò che aveva sempre desiderato- un fidanzato bellissimo, delle amiche civettuole e un look da diva-, afferma di essere stata calunniata. Kate, nonostante i ricordi confusi, è certa di quello che sa. Chi starà dicendo la verità?

cruel-summer-recensione
Scena dalla serie Cruel Summer

Cruel Summer è una serie teenageriale a tratti banale, a tratti decisamente interessante, capace di raccontare l’ossessione per la popolarità e il bisogno di sentirsi accettati. Mette in scena l’adolescenza con tutte le sue fragilità e ingenuità, ricreando una trama che ha molto in comune con 13 Reason Why. La differenza con quest’ultima sta però nella sua incapacità di penetrare l’animo umano, rimanendo in superficie, fredda e impassibile come gocce di pioggia che scivolano sulle guance. Se Tredici era stata capace, con le sue musiche, i suoi dialoghi e i suoi protagonisti, di trasmettere angoscia e sofferenza allo spettatore, inglobandolo nella trama, Cruel Summer lascia un distacco profondo che non ci permette di vivere a pieno i suoi contenuti.

Così la storia rimane solo il racconto di un’estate crudele che ruota attorno alle due protagoniste, così simili e così diverse, che da questa faccenda non usciranno mai vincitrici, ma sconfitte da un’età che le aveva spinte a credere di essere invincibili. Di anno in anno, la consapevolezza di non essere indispensabili e di non vivere nel paese dei balocchi si fa strada nelle loro menti e si manifesta nella serie attraverso una variazione cromatica.

cruel-summer-recensione
Scena dalla serie Cruel Summer

Cruel Summer infatti gioca con il tempo e con l’uso dei colori. Abbiamo un intreccio di tre piani temporali, l’estate del 1993, del 1994 e del 1995, la cui scansione è resa evidente anche dalla fotografia, che si scurisce creando un’atmosfera cupa e inospitale. Più gli anni passano e più i colori si fanno bui. Da brillanti rosa e giallo pastello, si passa a sfumature di grigio, nero e blu, a simboleggiare la fine della spensieratezza e la coltre di dolore e menzogne che aleggia sulla città.

Ai misteri e alle bugie, si aggiunge anche il difficile rapporto con i genitori che, se agli amici vogliono dare a bere l’immagine della famiglia perfetta, in realtà tra le mura domestiche nascondono litigi e segreti. La serie quindi smuove in questo senso una forte critica all’importanza data all’apparire e all’incessante desiderio di tramutarsi in una versione “idolatrabile” di noi stessi: più popolare e più desiderabile. Si percorre, passo passo, il tentativo di diventare protagonisti della vita di qualcun altro.

Questo è ciò che accade a Janette: nel disperato sforzo di diventare come Kate, ossessionata in qualche modo dalla sua figura e dal desiderio di piacere agli altri, perde se stessa, trasformandosi in una persona anaffettiva e fredda come il ghiaccio. Arriva all’apice e poi perde tutto, compiendo un processo di involuzione, che la porterà ad essere la ragazza più odiata d’America. C’è del macchiettismo in questo personaggio, ma le note dark che le vengono attribuite sono decisamente innovative e affascinanti.

cruel-summer-recensione
Scena dalla serie Cruel Summer

Nonostante questo, resta Kate il character più interessante della serie tv. È sempre in bilico tra la perfezione e l’assoluto disastro. È un colpo di scena continuo ed il vero pilastro della trama, sia per come è scritto il personaggio, sia per la recitazione di Olivia Holt, piccola star di Disney Channel.

In conclusione, Cruel Summer è una serie piacevole, da vedere senza troppe pretese e con qualche colpo di scena ben piazzato. È una bella storia che tuttavia non riesce ad affondare i propri artigli nel cuore dello spettatore.

Leggi anche: BRIDGERTON- recensione e tristi novità sulla seconda stagione

Sono Laura Montagnani, classe 1997, e sono laureata in Marketing e Comunicazione alla Bocconi di Milano. Appassionata di cinema, divoratrice di libri, cittadina del mondo ... alla ricerca del mio posto nel mondo.