Lo stagista inaspettato: l’ultima commedia di Nancy Meyers riesce a far sorridere

Lo stagista inaspettato

Lo stagista inaspettato è una delle tante commedie romantiche prodotte da Hollywood negli ultimi anni.

Questa volta, però, la trama, come in molti dei film della Meyers, non rispecchia il cliché classico della commedia d’amore: qui i protagonisti non sono due innamorati che fra mille problemi riescono comunque a stare insieme, ma due improbabili personaggi coinvolti in un’insolita amicizia. Il film, infatti, mette in scena un agiato pensionato settantenne iperattivo ed energico (Robert De Niro) e una donna in carriera, direttrice di un’azienda on line (Anne Hathaway). Nonostante ciò il film funziona e si sviluppa seguendo tutti i canoni tipici delle rom-com e permette allo spettatore di passare un paio d’ore spensierate.

La trama appare decisamente surreale, soprattutto per un pubblico italiano. La pellicola, infatti, ci presenta un’azienda di abiti on line, guidata da una giovane donna, Jules Ostin, che dopo soli 9 mesi decolla e raggiunge il successo. I risultati così eccellenti permettono alla direzione non solo di assumere giovani stagisti, sempre sorridenti e felici del proprio lavoro, ma anche di aprire un programma per stagisti senior, pensato per pensionati insoddisfatti e desiderosi di rimettersi in pista. A rendere il tutto ancora più atipico la vita della protagonista: casa perfetta, figlia modello e marito che finge di farsi da parte e di tollerare il successo della moglie, improvvisandosi casalingo.

La carta vincente de Lo stagista inaspettato sono sicuramente i due attori protagonisti: De Niro ci regala un’altra interpretazione degna di nota, forse la più riuscita degli ultimi dieci anni di una carriera ormai sempre più altalenante, insieme a quella de Il lato positivo. Nei panni di Ben Whittaker, lo stagista senior che viene scelto per il programma dell’azienda, risulta credibile e divertente, nonostante la parte decisamente non convenzionale. Anne Hathaway si dimostra ancora una volta a suo agio in questo genere di film, portando in scena un’interpretazione che molto ricorda quella che l’ha resa famosa, l’Andy Sachs de Il diavolo veste Prada. Completa il cast un gruppo di comprimari sempre nella parte, in cui spicca Rene Russo nei panni della massaggiatrice dell’ufficio che farà perdere la testa a Ben.

De Niro e la Hathaway riescono a rappresentare al meglio le fasi di una conoscenza professionale, basata inizialmente anche su diffidenza e pregiudizi, che si trasforma ben presto in un solido e duraturo legale, che permette loro di riscoprirsi e di riscoprire lati della vita inaspettati o semplicemente sopiti.

Anche la regia è molto curata e si nota subito di essere davanti ad un film di una delle professioniste del genere romantico, che ancora una volta dirige un delicato spaccato sulla terza età servendosi di un pezzo da novanta di Hollywood, De Niro, che speriamo di rivedere in film degni della sua caratura, a partire da The Irishman, pellicola di Martin Scorsese prodotta da Netflix e in uscita entro fine anno. La Meyers, infatti, aveva già diretto altre grandi star in film su questa fase della vita, come Meryl Streep, Alec Baldwin e Steve Martin in É complicato e Jack Nicholson e Diane Keaton in Tutto può succedere, confermando la sua grande maestria nel creare personaggi e storie atipiche e dimostrando che a cinema, come nella vita, non si è mai troppo anziani.

Lo stagista inaspettato, tuttavia, non è sicuramente tra le migliori pellicole della regista (i suoi prodotti più riusciti, capaci anche di riscrivere, in parte, i canoni della rom-com restano L’amore non va in vacanza, What women want e Tutto può succedere, oltre alla sceneggiatura de Il padre della sposa) ma resta un buon prodotto, fra le migliori commedie romantiche degli ultimi anni e soddisfa appieno le aspettative di chi ama i film sentimentali: diverte, commuove e soprattutto intrattiene e fa star bene.

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Classe 1994, laureata in Lettere moderne alla triennale e in Scienze dello Spettacolo alla magistrale. Da sempre appassionata di cinema, coltiva il sogno di diventare critica cinematografica. Guarda di tutto e si appassiona ad ogni genere, dal film d’autore fino ai cinecomics. Per lei sarebbe impossibile stilare una classifica delle sue pellicole preferite. Se non sapete dove trovarla, probabilmente è in sala a gustarsi un nuovo film.