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Ne sono passati di anni dal primo film sui Venditatori: gli eroi Marvel, creati da Stan Lee, che combattono per salvare il nostro pianeta dagli attacchi degli Dei e degli alieni. Dal 2008, con la prima avventura di Iron Man, abbiamo visto i nostri personaggi amare, combattere, cadere e rialzarsi. Ci siamo tutti affezionati alle loro avventure.

Capitan Amerina, Thor, Iron Man, Hulk, la Vedova Nera e Occhio di falco sono entrati nelle nostre vite e nei nostri cuori. La Marvel Cinematic Universe ha creato un mondo dal quale non saremmo mai voluti uscire. Ma tutte le cose belle prima o poi finiscono ed anche per i nostri amatissimi eroi è arrivata l’ora di salutarci e di dirci addio.

Avengers: Endgame, diretto da Anthony e Joe Russo, chiude in maniera impeccabile questo ciclo, celebrando i suoi protagonisti e regalando al suo pubblico uno spettacolo impressionante. La pellicola è la prosecuzione diretta di Avengers: Infinity War, il film che aveva chiamato a raccolta tutti gli eroi Marvel e che era terminato con lo schiocco delle dita di Thanos che, grazie alle Gemme dell’Infinito, aveva sterminato metà della popolazione dell’intero Universo.

Tanti dei nostri beniamini erano stati spazzati via: Dottor Strange, Black Panther, Spider Man, Scarlet, Nick Fury (che, prima di perire, era riuscito a mandare un S.O.S a Capitan Marvel) e molti altri si erano trasformati in polvere, lasciando gli Avengers originali soli, distrutti moralmente e fisicamente.

Avengers: Endgame è quindi una storia che nasce dalle ceneri, un continuo colpo di scena su cui gli autori hanno cercato di mantenere un fitto alone di mistero fino all’uscita del film nelle sale. I nostri protagonisti sono qui alla ricerca di un modo per sconfiggere Thanos ma anche per riportare in vita tutti i loro amici dissolti nel nulla. Nonostante il dolore, cercano di farsi forza per riuscire a riprendersi ciò che hanno perso.

Dall’anno scorso, con la fine di Avengers: Infinity War, sono sorte molte teorie su cosa realmente fosse successo agli eroi caduti e su come, quelli rimasti, li avrebbero potuti riportare indietro. Alla fine dei giochi pare proprio che nessuno ci abbia preso. Perché? Beh… perché tutti i fan hanno fatto pronostici complessi e contorti mentre gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno preferito andare sul sicuro: un classicissimo e semplicissimo viaggio nel tempo.

Questa scopiazzatura banale sarebbe stata profondamente criticata dai fan se la sceneggiatura non avesse ironizzato sulla cosa, affidando ad Hulk ed Iron Man delle battute che deridono l’idea di fare avanti e indietro nel tempo come se fossero nel film “Ritorno al futuro”. In sostanza, Christopher e Stephen hanno ben pensato di mettere le mani avanti, affermando in primis la poca originalità dell’idea, così che nessun fan brontolone glielo avrebbe potuto rinfacciare in seguito. Vecchie volpi!

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E così i Vendicatori costruiscono un Giratempo gigante per raccogliere dal passato le Gemme dell’Infinito e usarle per riportare tutti i loro amichetti indietro. Se per i nostri eroi, questi viaggi sono momenti di vitale importanza, per noi spettatori sono un salto tra i ricordi di pellicole che abbiamo amato. Surfiamo tra i vecchi film Marvel, rivedendo alcuni tra i momenti più belli e commoventi dell’intera saga, ritrovandoci faccia a faccia con personaggi che avevano caratterizzato il passato dei nostri protagonisti.

Nonostante quindi la trama sia piuttosto banale, lo spettatore si ritrova a piangere a dirotto sin dalle prime scene, ricordandosi gli anni passati e le avventure vissute. Avengers: Endgame è un continuo colpo di scena che mantiene il tono ironico delle ultime pellicole Marvel ma che, allo stesso tempo, non disdegna un po’ di sentimentalismo. La storia procede per gradi, risolvendo un problema alla volta e affrontando argomento per argomento fino ad arrivare al climax finale dell’ultima guerra tra Bene e Male. Tutti i buoni contro tutti i cattivi in uno scontro epocale da brividi.

Effetti speciali pazzeschi, colpi di scena, azione, adrenalina e un pizzico di femminismo sono gli ingredienti perfetti per un finale indimenticabile. Uno scontro con i controfiocchi termina quindi le avventure dei magnifici Avengers tra i quali, se qualcuno supera le nostre aspettative, qualcun altro le delude miseramente. Passiamo quindi in rassegna i principali personaggi di questa storia:

IRON MAN- vero protagonista di Endgame perché fondamentalmente fa tutto lui: scopre come sfruttare il campo quantico per realizzare il piano di Ant-Man di viaggiare nel tempo e si sacrifica per salvare il mondo. Se teniamo presente, inoltre, che è l’unico ad avere qualcosa da perdere, si apprezza ancora di più il suo coraggio e la portata del suo sacrificio. La sua morte non è stata un fulmine a ciel sereno per i veri fan della saga perché tutti sapevano già da tempo che Robert Downey Jr. non aveva rinnovato il contratto con la Marvel e che, di conseguenza, in qualche modo, sarebbe dovuto sparire. Meglio un finale col botto che una scomparsa nel nulla!

CAPITAN AMERICA- altro grande protagonista del film che qui si dimostra uno tra gli Avengers migliori. Le scene di combattimento che lo riguardano, soprattutto quelle in cui impugna Mjolnir, sono sicuramente tra le più entusiasmanti. Come per Robert, anche Chris Evans aveva preannunciato la fine del suo contratto con la Marvel ma, purtroppo, il suo finale è assai meno epico e decisamente troppo sentimentale. Per come hanno sviluppato la storia sembra anche molto strano che Cap passi il testimone a Falcon e non a Bucky Barnes ma, dopotutto, così dicono i fumetti.

THOR- cosa gli avete fatto, povero il mio deuccio? Capisco la voglia di renderlo un po’ meno cupo, ascoltando anche le richieste dell’attore Chris Hemsworth, ma così mi sembra eccessivo. Lo avete trasformato in un fenomeno da baraccone: un pazzo ubriacone sentimentale con la panza. Secondo me, Thor, negli ultimi film, è diventato decisamente poco credibile. Da Dio bello e coraggioso si è trasformato in una feccia umana.

LA VEDOVA NERA- grande colpo di scena e grandi lacrime per la morte di questo personaggio a cui non è stata data per niente giustizia. La sua dipartita è un po’ forzata secondo il mio modesto parere. Ci sono tante cose che non quadrano. Perché Nebula non ha avvertito lei e Occhio di falco di quello che sarebbe potuto succedere per prendere la Gemma dell’Anima? Perché la sua morte è passata come se niente fosse? Un personaggio così importante meritava per me una fine assai più dignitosa. Che so, una musica strappalacrime, un primo piano… insomma, cose così.

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HULK- se devo essere completamente sincera, personalmente lo preferivo prima. Questo nuovo Hulk è stato abbastanza inutile in Endgame quanto in Infinity War. Se nei primi Avengers era la punta di diamante della squadra, qui non serve quasi a nulla.

OCCHIO DI FALCO- Occhio di Falco o, come lo chiamo io, l’Avenger inutile, qui è un po’ meno inutile del solito. La rabbia e il dolore per la perdita della sua famiglia lo hanno reso un po’ più cazzuto ed ora, oltre a tirare le sue freccine, gioca anche con le spade. Sicuramente è l’eroe più umano della saga, quello in cui noi mortali potremmo identificarci meglio e apprezzo il fatto che in questa pellicola gli abbiano lasciato più spazio.

CAPITAN MARVEL- ecco, se Hulk è inutile, lei è anche peggio. Ci avevano riempito di vane promesse su quanto questo personaggio sarebbe stato importante in Endgame e invece non ha fatto un bel niente! Ah no, non è vero… si è tagliata i capelli (che, tra le altre cose, le stavano meglio prima).

SPIDER MAN- non che abbia fatto granché in questo film ma mi era mancato tanto. Tom Holland sta impersonando un uomo ragno incosciente, simpatico, tenero e… niente, è perfetto così.

Per ricapitolare, Avengers: Endgame è quanto di meglio lo spettatore si potesse aspettare come finale di questa saga. Costumi, ambientazioni ed effetti speciali sono stati realizzati in maniera impeccabile ed estremamente realistica. Per la prima volta, ho persino apprezzato quel tocco di comicità in più che ha dato la possibilità ai fan di divertirsi oltre che di piangere.

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Sono Laura Montagnani, classe 1997, e sono laureata in Marketing e Comunicazione alla Bocconi di Milano. Appassionata di cinema, divoratrice di libri, cittadina del mondo ... alla ricerca del mio posto nel mondo.