Una famiglia all’improvviso: istruzioni non incluse

Una famiglia all’improvviso: istruzioni non incluse

Una famiglia all’improvviso: istruzioni non incluse

Un film commovente sul significato della vita, sull’importanza di saper cogliere l’attimo e di imparare a godersi ogni istante come se fosse l’ultimo. Per chi ama le storie drammatiche e toccanti “Una famiglia all’improvviso” è certamente uno dei must del 2017.

Sotto la regia di Hugo Gélin, Omar Sy, diventato famoso per il suo ruolo in “Quasi amici” e in “Mister Chocolat”, interpreta Samuel, un uomo incapace di crescere, che vive una vita sfrenata fatta di donne, alcool e feste in spiaggia. Il suo mondo viene completamente stravolto durate un’estate in Costa Azzurra quando Kristin, una sua fugace avventura del passato, torna per affidargli una bambina che dice essere sua figlia. Incapace di dire addio ad una vita fatta di feste e di prendersi le sue responsabilità di padre, sale sul primo aereo per Londra alla ricerca della madre.

“Gloria è entrata nella mia vita da un giorno all’altro. Non ero pronto ma ho fatto del mio meglio”. Per crescere la bambina come merita, Samuel deve imparare a guardare al futuro, all’ignoto, a prendersi cura di un’altra persona. Nonostante tutte le difficoltà iniziali e qualche piccola defiance ogni tanto, il nostro protagonista si dimostra un ottimo padre, un supereroe pronto a tutto per rendere meravigliosa e spensierata l’infanzia della figlia.

Le sue abilità di padre stanno proprio nell’essere diverso dagli altri, nel suo essere solare e spensierato, nella sua capacità di vedere il mondo con gli stessi occhi della figlia. Gloria e Samuel creano un rapporto davvero speciale fatto di complicità, amore e divertimento. Si aiutano l’un l’altro e, in qualche modo, crescono insieme, spingendo lo spettatore a non poter immaginare l’uno senza l’altro.

una famiglia all'improvviso- recensione film

Il film, con il suo cambio di set dal caldo sole della Costa Azzurra alla grigia e piovosa Londra, riflette perfettamente le differenze tra il Samuel bambino, che sa solo divertirsi, e il Samuel uomo, che lavora e fa di tutto per essere un buon padre. Nonostante il suo essere cresciuto così in fretta, in qualche modo, la sua scintilla, che un tempo lo caratterizzava, riesce a sopravvivere, trasformando il protagonista in un personaggio in cui tutti, indipendentemente dall’età, potrebbero identificarsi.

Il suo percorso di formazione, dopo tutto, è lo stesso di qualsiasi altra persona: dopo un’infanzia spensierata, forse in questo caso troppo lunga, arriva il momento di prendersi le proprie responsabilità, di lasciare i giochi e di crescere, abbandonando per sempre l’isola che non c’è.

Per il suo comportamento e per la perfetta compenetrazione tra toni comici e drammatici, Samuel ricorda il Benigni de “La vita è bella” o il Will Smith de “La ricerca della felicità. Tutti questi padri-supereroi sono al servizio della felicità dei propri figli, pronti a nascondere gli orrori del mondo reale e a costruirne uno di fantasia dove i loro bambini possano vivere un’infanzia spensierata. Omar Sy, per esempio, per non rivelare a Gloria che sua madre l’ha abbandonata, crea una realtà in cui la donna è un’agente segreto, troppo impegnata a salvare il mondo per tornare a casa da sua figlia.

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La bambina, nonostante tutto, riesce comunque a crescere con due genitori: la figura materna viene brillantemente interpretata da Antoine Bertrand, un uomo omosessuale, spassoso e tenero, forse il ruolo più riuscito del film, che riesce ad aggiungere sempre un pizzico di ironia anche ai momenti più difficili. Nonostante di questo personaggio si sappia solo il minimo indispensabile, agli occhi dello spettatore appare subito come quello più interessante, il migliore amico che tutti vorremmo avere.

Ma in questa pellicola, che affronta temi importanti come la famiglia, l’amore, la morte, l’amicizia e l’abbandono, la vera star è senza ombra di dubbio Gloria Colston, una piccola attrice dal grande potenziale, che ci ha fatto innamorare, piangere e sorridere.

Per concludere “Una famiglia all’improvviso” è un film meraviglioso e toccante, per niente scontato, che passa con facilità da risate fragorose a lacrime isteriche. Un finale inaspettato, che nessuno avrebbe voluto, sarà la ciliegina sulla torta per riflettere sul vero significato della vita.

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Sono Laura Montagnani, classe 1997, e sono laureata in Marketing e Comunicazione alla Bocconi di Milano. Appassionata di cinema, divoratrice di libri, cittadina del mondo ... alla ricerca del mio posto nel mondo.