Star Crossed: due mondi, due vite, una sola speranza

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-TRAMA:
Nel 2014 un’astronave aliena con a bordo un gruppo di Atriani precipita in Louisiana. I terrestri, credendo si tratti di un’invasione, innescano una guerra tra i due popoli, con perdite da entrambe le parti. Gli atriani, sconfitti, vengono confinati in un quartiere militarizzato chiamato “il Settore”.

Il leader degli atriani, Nox, e la terrestre Gloria, preside del liceo locale, mettono insieme le loro idee per fondare il “Progetto Integrazione”, per promuovere la convivenza pacifica dei due popoli. Così nel 2024 sette atriani vengono scelti per frequentare il liceo di Gloria, così da dimostrare che gli extraterresti non sono una minaccia.

La narrazione si concentra su quattro dei sette prescelti (Roman, Sophia, Drake e Teri) e sui loro compagni di scuola Emery, Julia, Lukas, Grayson. La convivenza non è facile né dentro né fuori dalla scuola, dove gruppi d’odio come i Red Hawks (umani che odiano gli atriani) e i Trags (Atriani che odiano i terrestri e vogliono vendicarsi) fanno di tutto perché il “Progetto Integrazione” fallisca miseramente.

-RECENSIONE:
Star-Crossed è una serie televisiva statunitense ideata da Meredith Averill, andata in onda sul network The CW nel 2014. Questo Teen drama dall’ambientazione sci-fi racconta la storia d’amore tra una ragazza umana e un ragazzo di origine aliena, sbarcato sulla Terra insieme al suo popolo per fuggire dal proprio mondo.

La trama di per sé è prevedibile e banale, un continuo riferirsi a qualcosa di già visto. La serie può essere vista anche come una versione in rosa degli X-Men, dove una minoranza superiore viene rinchiusa e studiata per paura che le sue doti possano sterminare la razza umana. Il main plot è paragonabile ad una riproposta interstellare della Bella e la Bestia. Del cartone infatti Star Crossed riprende una storia d’amore improbabile tra Emery, una giovane umana coraggiosa e di buon cuore, e l’atriano Roman, dolce e bellissimo, ma visto da tutti come un mostro per le sue origini.

Tra questi continui riferimenti, il più interessante è la riproposta sui nostri schermi di un tema che ebbe origine negli anni ’50: il significato fluttuante dell’alieno.

In quegli anni il conflitto della Guerra Fredda, spostato nel futuro, ha fornito le basi per creare un alieno che rappresentasse il pericolo dell’invasione e la minaccia sovietico-comunista, narrata da Hollywood attraverso la figura di extraterrestri capaci di organizzare attacchi in larga scala per poi prendere il posto degli abitanti delle città. Ne è un esempio il film “La guerra dei mondi” (1953), che gioca sull’imperativo politico di sviluppare armi più sofisticate per difendere la popolazione da alieni aggressivi e tecnologicamente superiori.

Con la fine della Guerra Fredda e di tutte le paure, la figura dell’alieno cambia e la fantascienza ci mostra un esserino extraterreste amichevole e incapace di suscitare paura come in “ET” (1982).

Star Crossed assimila nelle sue puntate entrambe le visioni: da un lato troviamo gli atriani cattivi, i Trags, pronti a sterminare i loro carcerieri e a prenderne il loro posto come razza dominante ma dall’altro ci sono gli atriani buoni: i ragazzi che, come Roman, fanno parte del progetto di integrazione e si ritrovano a fare amicizia con gli esseri umani. Intelligente è stata la scelta di rendere questi alieni così simili a noi, differenziandoli solo con tatuaggi che ricoprono viso e corpo.

Questo ha dato modo di traslare nel presente il tema di cui abbiamo appena parlato. Se negli anni ’50 erano i russi e i comunisti ad intimorire la popolazione americana, nel 21 secolo è lo straniero in generale che lo stato propone come nostro nemico. Nonostante l’evidente somiglianza, il solo appartenere a “razze” diverse ci deve portare ad odiare chi non è esattamente come noi.

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Perciò Star Crossed, seppur con superficialità, affronta temi politici e sociali importanti. La storia d’amore, secondo me fonte di ispirazione per The Shape of Water, non è altro che un piccolo tassello di ciò che questa serie ha da offrire al suo pubblico. Coraggio, adrenalina, avventura, magia e lealtà sono il cuore di un progetto che non ha riscosso il successo che meritava. Star Crossed infatti, nonostante il finale aperto, ci abbandona soltanto dopo una stagione, lasciandoci con molte domande.

Penso che la causa dell’insuccesso sia dovuta soprattutto agli aspetti tecnici: gli effetti speciali sono poco incisivi, la fotografia banale e stereotipata e gli attori ancora acerbi. Matt Lanter (Roman) e Aimee Teegarden (Emery) si limitano a svolgere il compitino senza capire fino in fondo il loro personaggio. Devo ammettere che il problema più importante qui è la modulazione della voce più che l’espressività. Perciò, guardando la serie doppiata in italiano, non se ne riesce a capire le grandi pecche.

Le attrici più convincenti della serie sono Natalie Hall (Taylor) e Malese Jow (Julia) che, in questa prova, hanno dimostrato di essere una spanna sopra tutti gli altri co-attori.

Per concludere, Star Crossed è la storia di un amore proibito che probabilmente avrebbe funzionato meglio come film che come serie tv ma che, nonostante tutto, meritava almeno una seconda stagione.

Per sapere cosa sarebbe accaduto nella seconda stagione proseguire alla prossima pagina.
Invece, per vedere Star Crossed in streaming premere QUI.

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Sono Laura Montagnani, classe 1997, e sono laureata in Marketing e Comunicazione alla Bocconi di Milano. Appassionata di cinema, divoratrice di libri, cittadina del mondo ... alla ricerca del mio posto nel mondo.