Il lato positivo- Jennifer Lawrence da Oscar

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Squadra vincente non si cambia e questo David O. Russel lo sa così bene da confermare il cast spettacolare de “Il lato positivo” anche per “American Hustle” e “Joy”, ricevendo ogni volta numerose nomination agli Oscar. Sfruttando l’accoppiata vincente Jennifer Lawrence – Bradley Cooper, questo regista da vita ad una commedia nevrotica all’americana che ha regalato l’Oscar alla giovane e talentuosa protagonista.

Il film, trasposizione cinematografica del libro “The Silver Lining Playbook” di Matthew Quick, racconta una storia d’amore all’insegna della pazzia, del ballo, del dolore e della rabbia. Il protagonista, Pat Solatano (Bradley Cooper), è un uomo che soffre di un disturbo bipolare per il quale, dopo aver picchiato a morte l’amante della moglie, viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico. La sua storia, una volta uscito, si intreccia con quella di Tiffany (Jennifer Lawrence), una bellissima ragazza in stato di sofferenza psichica a causa della morte del marito. I due decidono di stringere un patto: se lui avesse partecipato con lei ad una gara di ballo, lei lo avrebbe aiutato a riconquistare la moglie. Così i due iniziano a passare molto tempo assieme e, tra lezioni di danza, sguardi profondi, corse e litigate furiose, nasce qualcosa che entrambi non avevano programmato: l’amore.

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David O. Russel, con questa pellicola e in particolare con il personaggio di Pat, affronta tutte le consuete difficoltà che un paziente psichiatrico prova nel reinserirsi in un contesto sociale in cui viene sopraffatto dai pregiudizi e dalle paure delle persone che lo circondano, genitori inclusi. Nonostante il suo tentativo di incanalare i pensieri negativi e il dolore in cose buone (“Excelsior” diventa il suo motto), spesso esplode in attacchi di isteria che solo Tiffany riesce a placare e che il padre, interpretato da un eccellente Robert De Niro che torna finalmente a lavorare in pellicole di un certo calibro, recepisce come una minaccia all’incolumità della moglie tanto da prenderlo a botte. In questa relazione si esaurisce così anche il delicato tema del rapporto padre-figlio, in cui vediamo un Pat pronto a tutto per non deludere le aspettative del proprio genitore.

Bradley Cooper è stato impeccabile nell’interpretare questo difficile ruolo ed ha più volte affermato di avere in comune con il suo personaggio più cose di quante il pubblico potesse immaginare: come Pat infatti, è nato a Philadelphia, è un fan degli Eagles e, nella sua vita, ha sofferto parecchio, arrivando a dipendere da alcool e droga. L’attore, grazie a questa vicinanza e ad una buona dose di talento, è riuscito a dar vita ad un personaggio vero e sincero che tutti hanno amato e compatito. I suoi sfoghi, profondi e sentiti, sono stati accompagnati da una canzone di Stevie Wonder, che ne ha accentuato la forza e l’impatto.

Russel, grazie al suo genio è riuscito a sfruttare al meglio le doti di questo grande attore inserendo parentesi di humour anche tra terribili scenate casalinghe che rendono al meglio le capacità espressive del nostro Bradley. Sfumando relazioni, liti e nostalgie per amori ormai perduti ha illuminato tutti gli angoli nascosti della vita quotidiana che di solito cerchiamo di celare agli occhi degli altri e al nostro cuore.

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Ma il grande colpo di genio del regista è stato affidare la parte di Tiffany a Jennifer Lawrence che, nonostante la giovane età (al tempo aveva solo 21 anni), ha dimostrato, con un provino su Skype, di essere la persona più adatta ad interpretare una donna psicologicamente distrutta, folle e dalle mille emozioni. Con la sua esuberanza e il suo bel caratterino, la giovane attrice è l’unica che potesse davvero meritarsi una parte di tale spessore, mettendo in scena una Tiffany convinta che nessuno l’avrebbe mai più potuta amare.

Il mondo del ballo e la relazione amorosa tra questo personaggio e quello di Pat sono due realtà strettamente connesse. I due attori, che hanno imparato a ballare in un solo mese grazie all’aiuto del coreografo Mandy Moore, hanno dovuto dimostrare che, più i personaggi diventavano affini come partner nella danza, più i loro sentimenti si rafforzavano. I loro sguardi, le loro emozioni e il loro amore esplodevano solamente in quella sala prove, dove tutto il resto non aveva importanza.

Ciò che ha reso possibile tutto questo è stata l’affinità creatasi tra i due protagonisti: Jennifer e Bradley, ogni volta che si guardavano, riuscivano sempre a trasmettere un’emozione. I due hanno un’empatia unica, forse mai vista prima in una coppia di attori. Nonostante la differenza di età, sono perfettamente in sintonia e sembrano nati per recitare insieme. Sono loro la vera linfa vitale di questa pellicola!

“Il lato positivo”, per concludere, è un film magico, emozionante, che ha molto da insegnare sulle relazioni interpersonali e che si è meritato tutte e 8 le nomination che ha ricevuto agli Oscar.

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Sono Laura Montagnani, classe 1997, e sono laureata in Marketing e Comunicazione alla Bocconi di Milano. Appassionata di cinema, divoratrice di libri, cittadina del mondo ... alla ricerca del mio posto nel mondo.